Come esercitarsi

Home » Come esercitarsi
tecniche guida in moto
La guida su strada
Quindi cosa devo fare?
Il punto di fuga
Ogni volta è sempre la prima volta!
Leggete la strada
Cosa ci gira in testa!
Esercitatevi!
Esercizi da praticare
Grip, come fare
Accelerate come i professionisti
Frenare da professionisti
La guida su strada
  • Le regole per guidare sulla strada sono semplici: numero uno, obbedire ai limiti di velocità. La verità è ancora più semplice: tutti trasgrediscono, soprattutto i motociclisti. E’ opinione comune che “guidare veloci” automaticamente significhi andare contro la legge, ma non c’è nessun legame intrinseco. In questo contesto “guidare veloci” significa guidare a una velocità qualsiasi. Quello che vi spiego in queste pagine, ha tanto a che fare con la guida a passo d’uomo, quanto con quella a “rotta di collo”. Il divertimento che si prova alla guida di una moto è maggiore che su qualsiasi altro veicolo e naturalmente richiede molta più perizia e giudizio, tutte cose che sappiamo bene.
  • Diciamocelo, obbedire a tutti i limiti di velocità, in qualsiasi circostanza, non è sempre fattibile ed è contrario spesso all’ essenza stessa di una motocicletta. Soprattutto perché in molti casi, tali limiti di velocità sono incomprensibili in relazione alle condizioni ed alle situazioni della strada. Va anche detto che la conformazione ed il tracciato delle nostre strade sono troppo vari per stabilire un limite costante di sicurezza. Occasionalmente il limite esprime un pericolo potenziale, ma il giudizio finale spetta solo a chi in quel momento sta guidando, è un concetto anarchico, ma è così. Ovviamente occorre pensare a come si giudica la propria velocità in relazione all’ ambiente circostante. Ormai autovelox, laser e accocchi vari sono sparsi dappertutto, ed è per questo che scrivo queste righe. I rilevatori di velocità però non fanno altro che fare una foto di una determinata situazione, non sono in grado di riconoscere un pericolo.
  • E’ chiaro che guidare forte davanti ad una scuola elementare oltre ad essere stupido è pericoloso, ma non è altrettanto criminale guidare a 130 km/h su di una strada rettilinea senza accessi laterali e senza traffico.
Quindi cosa devo fare?
  •  La strada è una miniera di informazioni. L’alto traffico, i pedoni, le pecore, ma anche le condizioni dell’asfalto, il meteo, gli avvallamenti, le curve, il vento, le sconnessioni e così via. Quando vi arrivano troppe informazioni tutte insieme, allora quello è il momento di rallentare. Non fidatevi di quello che non potete analizzare.
  •  Certe volte le informazioni saranno meno complicate da decifrare, il che, in teoria, vi permetterebbe di aumentare il ritmo. Le strade aperte di campagna, senza fossette laterali, le strade a scorrimento veloce a doppia corsia, le autostrade, sono tutti esempi calzanti. Ma non c’è nulla di statico sulla strada e le sue condizioni possono variare improvvisamente. Solo se sarete costantemente attenti, riuscirete a reagire in tempo.
  • Essere vigili, ovviamente significa essere coscienti di ciò che ci sta succedendo intorno soprattutto in città. Questo significa scorgere la vecchietta sul marciapiede che sta per buttarsi in strada senza guardare, oavvistare il pallone che sta volando dritto davanti e verso voi, mio nonno diceva sempre “occhio che dietro al pallone arriva il bambino”, oltre che a vedere l’ automobilista che sta per impegnare l’ incrocio senza neppure avervi notato. Imparate a fare attenzione a particolari come le ombre tra le auto, le persone che guardano negli specchietti, le auto che hanno appena accostato, (a breve si aprirà una portiera) e così via.
  • La stessa cosa vale per le strade extraurbane dove le informazioni visive, provengono dalle banchine erbose, dai tombini, dal cambiamento delle dimensioni delle righe bianche o dal fondo stradale. Durante i corsi di guida in pista si impara a sfruttare i punti di riferimento. Su strada, per ovvie ragioni, non è possibile usarne di fissi, quindi bisogna usare la testa e stabilire quale sia la distanza giusta per frenare ed accelerare, ed a quale velocità procedere per entrare in curva in sicurezza.
  • Esercitavi ad “essere vigili” su un qualsiasi veicolo, guidate normalmente ma fate tesoro di quanto vedete. Guardate la strada normalmente, ma cercate allo stesso tempo di sfruttare la visione periferica. Quando siete in coda ad un semaforo o arrivate dalla nonna per la merenda, prendetevi un minuto per riflettere su cosa avete visto durante il tragitto. Allenatevi, addestrerete la vostra mente ed i vostri occhi ad essere più ricettivi.
  • Se non ci credete quando vi dico che le moto da fuoristrada sono una gran cosa per imparare, considerate almeno questo: vi aiutano a giudicare la vostra velocità. Se guidate un enduro a tutto gas su un terreno sconosciuto, non farete molta strada prima di finire dentro una buca, colpire un sasso o un solco, cadere e farvi male. Imparare ad andare forte in fuoristrada vi insegna a leggere l’ambiente circostante e ad elaborare più velocemente le informazioni.
Il punto di fuga
  • No, non c’ entra niente con la via di fuga, che su strada purtroppo non ci sono, ma si riferisce al punto nel quale la nostra visuale svanisce sulla strada per la lontananza. Solitamente questo punto è ben oltre di quanto ci conceda di distinguere con chiarezza la nostra visuale, quindi sfruttatelo più che altro per adeguare i riferimenti e di conseguenza la velocità. Inseguire con lo sguardo il punto di fuga è un buon modo per insegnarsi a guardare quanto più avanti possibile. Tenete sotto controllo il resto della strada con la coda dell’ occhio ed evitate di fissare lo sguardo su un bersaglio specifico.
Ogni volta è sempre la prima volta!
  • Il pericolo si nasconde dietro ogni curva, anche se la strada la conoscete a menadito. Evitate di mettere il pilota automatico e guidare senza pensarci. Trattate alla stessa maniera ciascun tratto di strada. Conoscere una strada serve ad adeguare meglio la nostra velocità, ma non ad evitare quello che non possiamo vedere.
Leggete la strada
  • Se per esempio, quella curva a destra davanti a voi, stringe improvvisamente e non avete osservato bene la strada, finirete larghi sull’ altra carreggiata, dritto in faccia a chi sopraggiunge (questa è in assoluto la causa maggiore di incidenti motociclistici), oppure frenerete troppo forte e cadrete. In qualsiasi caso, è molto probabile che finirete nei guai. Questo non significa “non andate forte nelle curve a destra” , ma solo “adeguate attentamente la vostra velocità in base a cosa vedete”
Cosa ci gira in testa!
  • Abituatevi ad usare la testa, ed andrete veloci in sicurezza.
  • Ovviamente è imperativo non ignorare il limite di velocità, dopotutto se c’è ci sarà una ragione. Guidate sempre ad una velocità commisurata alle condizioni circostanti, valutate sempre correttamente i pericoli che potreste incontrare. Piuttosto che aderire bovinamente ai limiti, è meglio giudicare di persona come comportarsi. Chi guida in automatico, in osservanza dei cartelli, non sta pensando a cosa gli succede intorno, che è quanto di più contrario alla guida in sicurezza. La capacità ed il giudizio necessari per guidare una moto, vengono proprio dal decidere noi stessi quale sia l’andatura più adatta e regolarsi autonomamente. Il tachimetro dovrebbe solo fare la funzione, appunto, di indicatore di velocità. Con l’esperienza, il raziocinio ed il miglioramento delle vostre capacità di giudicare la velocità, vi divertirete di più e ridurrete le occasioni di farvi beccare come dei fessi dagli autovelox senza che ve ne accorgiate. Noterete gli autovelox e le autocivetta parcheggiate, come alcuni dei tanti oggetti che incontrate lungo il tracciato. Se non riuscite ad avvistare una grossa scatola a bordo strada, o una punto bianca parcheggiata lungo il marciapiede, è probabilmente perché non state raccogliendo sufficienti informazioni sull’ ambiente circostante, il che vuol dire che state andando troppo forte in relazione al vostro livello di attenzione.
Esercitatevi!
  • L’equilibrio_..
  • L’equilibrio, che cosa strana, Alcuni ce l’ hanno come dote naturale, altri no. Vi ricordate da bambini, chi riusciva ad impennare per km in bicicletta? L’equilibrio, non è solo questione di fare i fenomeni, ma è fondamentale nella guida di tutti i giorni, in cui il minimo inconveniente può farvi perdere il controllo della moto. Quando esagerate, turbando l’equilibrio della moto, vi fate prendere dal panico e siete costretti a mollare il gas perché temete di finire a gambe all’ aria? Non dovete, se partite dalle basi, imparate a conoscere bene la vostra moto e mantenete la calma, non ci sarà motivo di perdere il controllo.
Esercizi da praticare
  • Alcune moto hanno un baricentro più alto di altre e quindi sono più propense di altre a_.cadere. Capite come si comporta la vostra, togliendo il cavalletto e lasciandola dondolare da una parte all’ altra tenendo il manubrio. Le moto col baricentro più alto, richiederanno più sforzo per contrastare la tendenza a cadere lateralmente.
  • Tenete la moto con maggior delicatezza, possibilmente con un dito, la moto cercherà di cadere da una parte o dall’altra, ma i movimenti iniziali saranno lenti e minimi. Se contrasterete i movimenti lenti e minimi, basterà un dito per mantenere l’equilibrio.
  •  Accendete la moto, mettete la prima e senza salirci portatela a spasso come se fosse un cagnolino. Vi servirà a prendere confidenza con i comandi e con l’equilibrio. La maggior parte di voi, lo farà stando a sinistra della moto, provate a farlo anche a destra, all’inizio vi sembrerà strano, ma poi vi abituerete.
  • Salite in moto e guidate pianissimo, (in un parcheggio o in un luogo deserto), girando da una parte e dall’ altra. Quando vi sentirete sicuri, togliete prima un piede e poi l’altro alternandoli. Notate che effetto fa nella distribuzione dei pesi, e come potete evitare di perdere il controllo utilizzando i tre punti di contatto (due mani e un piede) che vi restano da guidare. Importante le mani sono morbide, non due morse!
  • Quando vi rimettete su strada potete sentire meglio il peso della moto mentre guidate? Che effetto ha spostare il peso sulla pedana mentre curvate?
  • Concentratevi su come lo spostamento del peso modifichi la guida della vostra moto, non limitatevi a pensare che facciano tutto le mani
Grip, come fare
  • La piega è l’essenza del motociclismo, quindi per prima cosa ricordatevi di valutare le condizioni della strada che state percorrendo. Se è passato molto tempo, tra l’altro, pure nella strada che conoscete a memoria potrebbe essersi formata qualche buca che prima non c’era. Il trucco migliore per risolvere il problema, è affrontarlo di petto.
  • Esercizi da praticare_..Cercatevi una rotonda con pochissimo traffico, con asfalto buono. Dopo un giro di ricognizione, fatene altri, aumentando gradualmente la velocità.Cercate di capire cosa fanno gomme e sospensioni, come si comporta la moto. Tenete il gas costante, controllando la velocità modulando il freno posteriore, l’avantreno vi sembrerà ancora più solido. Dopo qualche giro, vi sentirete più sicuri e pronti a delle pieghe più dignitose in totale controllo. Se trovate bagnato andate piano, la guida dolce abbinata alle gomme odierne è una cosa favolosa, ma è meglio prendere ritmo con calme nei vostri giri sul bagnato per capire bene le reazione della moto rispetto al fondo asciutto.
Accelerate come i professionisti
  • Con tonnellate di cavalli e pesi minimi, le moto odierne mettono in crisi il grip delle gomma posteriore con facilità, soprattutto se il fondo non è ideale.
  • Come tutto il resto, aprire il gas è cosa da fare lentamente e progressivamente. Spalancando di botto è la cosa migliore da fare per cadere.
  • L’acceleratore, in una moto è una cosa molto importante, collegato col cervello, usarlo senza ritegno, può essere la migliore o peggiore cosa, dipende dalle conseguenze. Pensando come e quando usare il gas, potete imparare ad uscire meglio dalle curve, a fare più km con benzina e gomme e anche a controllare le derapate. Piccole differenze di gradi, nella apertura della manetta, fanno la differenza tra uscire fortissimo da una curva o prendere la peggior imbarcata della vostra vita. Se guardate le gare di MotoGP, dalle camera “onboard “ noterete che molti piloti, usano la manetta per far scivolare o no il retrotreno. Questo nella MotoGP, a noi non serve, ma serve a capire che con l’acceleratore si può guidare meglio una moto. Il trucco sta nell’ aver un buon feeling col vostro polso destro, vi servirà a sapere dove è il limite della vostra moto o gomma.
  • Esercizi da praticare
  • La prima regola sarà: pensate a come usate il gas. La prossima volta che state guidando pensate a cosa fa la vostra mano destra. Siete come una vecchietta al parcheggio del supermercato, che friziona ad un milione di giri?
  • O siete come l’ autista del presidente quando gli viene chiesto di “darci dentro”, ovvero di tornare a casa velocemente ma senza disturbare sua eccellenza? Come regola generale, se usate il gas in maniera più aggressiva, allo stesso tempo consumate più benzina. Pensate a quante vote sprecate forze e benzina per spalancare per dieci metri e poi richiudere. Se siete a spasso, non avete frustrazioni, meglio guidare dolcemente.
  • La prossima volta che guidate con gli amici, provate ad usare un 10% in meno del gas e chiedetevi se il tempo impiegato per passare dal punto A al punto B cambia solo perché non spalancate il gas ad ogni uscita di curva o ad ogni semaforo. Certo il vostro amico a tutto gas guadagnerà qualche metro inizialmente. Ma quanto vi staccherà, visto che voi usate l’80-90% dell’ acceleratore più a lungo? E’ un vecchio detto, ma è vero, non sapete quanto potete osare, finché non osate troppo. Andate da qualche parte e provate a far partire il posteriore.Una stradina con un po’ di ghiaia o una chiazza di bagnato, sono una buona possibilità per spalancare il gas ( con la moto dritta e a bassissima velocità) e provare una derapata di un nanosecondo. Attenzione però, fate le cose un po’ alla volta.
  • Non fatevi prendere la mano e non esagerate se vi riesce bene subito. Poi non dite che non ve lo avevo detto!!!
Frenare da professionisti
  • I freni non sono solo componenti che concorrono, come protagonisti nell’arresto della moto, ma dobbiamo imparare che sono tanto di più, ci aiutano ad impostare la traiettoria e a mantenerla ottima. Provate fin da subito, ad utilizzare bene il freno posteriore, tanti pensano che serva solo da fermi, o neanche. Provate a pensare perché su una moto da MotoGP si consumano tanto quanto quelli anteriori e a volte anche di più.
  • Esercizi da praticare_..
  • Cercate un piazzale, un parcheggio senza auto, sarà un posto ideale per tarare la vostra sensibilità stivali pedale freno. Provate a lanciare la moto e con ABS disinserito (se presente) provate a cercare il punto del bloccaggio ruota posteriore, fatelo tante volte con la moto dritta vedrete come reagirà la moto. Provate in lieve discesa in una strada di montagna, col cambio in folle e frizione tirata, ad usarla con delicatezza il freno posteriore, all’ ingresso curva e anche durante tutta la curva stessa. Noterete che la moto cambia traiettoria, a volte a favore a volte a sfavore, questo vi servirà per conoscere le reazioni e ad usarle a nostro vantaggio.